Ti ricordiamo cosi… Salvatore Spano

Perdiamo un amico e un grande Artista.
Ti ricordiamo cosi, attraverso una recensione che fece il Prof. Brandanu sul periodico “Civiltà del Mare”. Riposa in pace Salvatore
Salvatore Spano
(in “Civiltà del Mare”, aprile 1999 e luglio 2008)
Negli alti, solenni silenzi, dove la realtà e il sogno si incontrano e si confondono, agili navicelle votive solcano i mari astrali e soli rutilanti folgorano mondi lontani.
Il richiamo che giunge insistente dal profondo, evoca e ridesta un popolo misterioso di solenni “re – pastori” e guerrieri cornuti . E il pittore sogna e dipinge i fantasmi fascinosi del passato.
Qui, dove torri nuragiche vigilano come are sulle glabre solitudini di un paesaggio familiare, il pennello stempera memorie e rimpianti.
Salvatore Spano pittore “sardo”, affascinato dalla civiltà dei popoli nuragici, e impegnato, con l’entusiasmo e la fede tipici degli autodidatti, nella ricerca febbrile, talvolta caotica, delle lontane radici della sua terra, ancora una volta, con modestia e senza clamori, dà prova di saper tradurre fantasie ed emozioni in suggestive creazioni pittoriche.
Salvatore Spano
Un cavaliere “cornuto”, lancia in resta, cavalca su un cavallo baio verso uno strano “nuraghe – mulino a vento”. In alto il disco solare si stempera in un cielo crepuscolare. È il dipinto che il pittore di “piazza” (come ama farsi chiamare per via della sua attività principale, quella che gli dà da vivere più che decorosamente) Salvatore Spano ha voluto dedicare all’Istituto delle Civiltà del Mare di San Teodoro (Icimar).
Innamorato del mondo e della civiltà nuragica che evoca frequentemente nei suoi quadri, abilissimo nell’uso del pennello e della spatola (ne ha dato prova anche in alcune trasmissioni televisive nazionali) Spano è figura assai nota e popolare, soprattutto tra i turisti italiani e stranieri che animano l’estate teodorina.
Dopo una lunga esperienza negli ambienti artistici romani, il pittore anni fa è rientrato nell’isola e si è fermato a San Teodoro dove vive e lavora.
Le sue opere, dipinte con una tecnica raffinata ed originale, ritraggono spesso ambienti fortemente caratterizzati in cui il paesaggio locale assume le fascinose e mitiche connotazioni del passato.
Salvatore Brandanu