Sabato 4 giugno 2016. Presentazione del libro “Juan Jose’ Guglielmo,racconto storico del gesuita tempiese del XVII secolo” a cura di Quintino Mossa.

Nei locali della Biblioteca Gallura dell’Istituto delle Civiltà del Mare di San Teodoro in Via Niuloni,1 si terrà sabato 4 Giugno alle ore 18.00 la presentazione del libro “Juan Jose’ Guglielmo, racconto storico del gesuita tempiese del XVII secolo” a cura di Quintino Mossa. Alla relazione introduttiva tenuta da Giacomo Mannoni, vice presidente dell’Istituto delle Civiltà del Mare, seguirà l’Autore, gallurese di Palau, già docente in vari contesti educativi del Piemonte e della Lombardia, dirigente scolastico in alcuni i istituti della Gallura, successivamente viene incaricato di presiedere i corsi e le scuole italiane nella Patagonia andina. Attualmente è presidente della Consulta la Consulta Intercomunale Gallura.
Proprio lavorando nella Patagonia andina, Quintino viene a contatto con realtà geografiche e culturali che portano il nome di un frate gesuita italiano, per giunta tempiese, destando in lui vivo interesse. Ha così inizio la sua attività di studio e ricerca, con la raccolta di dati e documenti, la maggior parte in lingua spagnola, sulla vita e l’attività di Juan José Guglielmo (1672- 1716), dimenticato in Tempio, che fanno maturare nell’autore l’esigenza di scrivere un romanzo storico sulla figura del religioso tempiese . Si tratta di un lavoro imponente, fra storia e saggistica, che viene pubblicato per i tipi dell’editrice Taphros, proprio a trecento anni dalla morte di Juan José , avvenuta per martirio nel 1716 in Patagonia.
Si tratta di un’opera importante per comprendere la straordinaria figura di questo gesuita, la sua scelta di vita, la sua statura morale e intellettuale, il suo slancio evangelizzatore presso le popolazioni andine. Altrettanto importante è la descrizione della vita economica, sociale, culturale e politica nella Tempio e nella Gallura di fine seicento, dominate da poche potenti famiglie di feudatari, nelle grazie del re di Spagna. Il confronto che l’autore propone fra il tenore di vita di questi signorotti e quella dei pastori delle campagne galluresi, caratterizzata dai soprusi, dalla miseria e dalle vessazioni che vengono loro imposti, fa riflettere ancora oggi sui retaggi di trecento anni di disastrosa dominazione spagnola in Sardegna . Di una di quelle famiglie di signorotti locali, i Guglielmo, era figlio Juan José che, venuto a contatto, ancora adolescente, con i misfatti e le cattiverie del mondo reale, scelse la vita religiosa e ascetica nell’ordine dei gesuiti. Dotato di grande intelligenza, diviene rapidamente un religioso di grande statura morale e intellettuale. I vari momenti della sua vita, dalla nascita alla morte per martirio nella lontana e gelida Patagonia, vengono minuziosamente descritti nell’agiografia curata dal gesuita sardo padre Antonio Maccioni, suo amico e discepolo.
Di particolare interesse è anche la descrizione minuziosa delle popolazioni andine con cui Juan José è venuto a contatto nella sua opera missionaria. In particolare vengono illustrati la vita economica e l’organizzazione sociale di alcuni popoli, la loro cultura e le loro tradizioni, i disagi e le enormi difficoltà affrontati per raggiungerli, le distruzioni, i massacri e i genocidi praticati dai conquistatori spagnoli, nella spietata ricerca di sempre maggiori ricchezze da rapinare per loro stessi e per la corona di Spagna.