Ricordando un Amico… Salvatore Brandanu

È passato poco più di un anno dalla sua scomparsa ma l’immagine di Salvatore Brandanu è sempre forte e presente.
La nostra amicizia nasce, quasi per caso, alcuni decenni fa, in occasione di incontri di studio, di presentazioni di lavori letterari, di ricerche e di scambi di documenti storici provenienti dalla Deputazione di storia patria torinese legati al grande amore della sua vita: la Gallura.
È da un timido e formale “lei” si passa a breve ad un più familiare ed amichevole “tu”.
La condivisione di principi, di scelte, di obiettivi ci accomuna ben presto ed i nostri rapporti si fanno sempre più intensi, mai interrotti neppure durante la mia assenza dall’Isola, nei mesi invernali.
Nasce l’idea di dar vita ad un mensile (il Levante, appunto), che compie, proprio in questi mesi cinque anni.
Quel che mi colpisce di più della sua poliedrica intelligenza è la capacità di applicarsi con eguale entusiasmo e profonda conoscenza a qualsiasi forma di espressione artistica: dalla letteratura (storica,narrativa,di evasione..) alla pittura: figurativa, agli esordi, con suggestive immagini della natura dei suoi luoghi,degli spazi aperti, del “plein air”, per passare all’informale negli ultimi dipinti.
Di Lui, qui all’Icimar, è rimasto un paio d’occhiali, neri, dalle lenti rettangolari, che troppo spesso dimenticava in ogni angolo e che affannosamente cercava,disperandosi per la sua sbadataggine…
Voglio ricordarlo così,con un buffo cappellino,calzato in testa negli ultimi mesi della sua sconfitta con quel male che lo aveva aggredito anni addietro ed a cui aveva dovuto,alla fine, piegarsi.
Che ti sia lieve il giudizio, amico mio!
Mario Stratta